Pubblicato da Davide G.G. Caci su
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I lettori di
afNews sanno sicuramente che In questi giorni è in corso la
quinta edizione del festival Bilbolbul. Tra i numerosi ospiti presenti
in occasione della kermesse bolognese spicca
senza dubbio l’autore francese Émile Bravo. Maestro della BD, Bravo è
conosciuto soprattutto per la sua interpretazione del classico Spirou,
di cui ha realizzato un delicato e splendido episodio.
Tuttavia, negli ultimi mesi, l’autore parigino è arrivato nelle
librerie italiane con due nuove pubblicazioni, entrambe targate BAO
Publishing. Il giovane – ma già attivissimo – editore milanese
ha pubblicato dapprima Mia mamma (è in America, ha conosciuto Buffalo Bill) e ha da poco dato alle stampe un’opera divertente, ironica e tenera allo stesso tempo: Riccioli d’oro e i
sette orsi nani. afNews ha avuto il piacere di riceveere in anteprima questo libro per bambini, a metà tra fumetto e libro illustrato. Riccioli d’oro e i sette orsi nani è
un fumetto, dicevamo… Sì, senza dubbio. Una… fiaba? Anche. Un racconto avventuroso e umoristico? Ça va sans dire. Il primo livello di lettura, quello più elementare, è già di per sé
intrigante, ed è un perfetto mélange tra avventura e
umorismo. Tuttavia, andando oltre, si scorge un livello meta-narrativo,
in cui è palese che Bravo – a partire dal titolo –
gioca con gli archetipi delle fiabe classiche, da Riccioli d’oro a Biancaneve e i sette nani, passando per il sarto Ammazzasette, il Pifferaio di Hamelin e
I tre porcellini. L’autore prende in prestito elementi da
questa e da quella fiaba, fino a creare una fiaba inedita, leggera e
divertente, grazie anche a un segno riconoscibile e al
contempo essenziale ma dettagliato ed espressivo. Alla prima pagina
del libro ci si è già invaghiti dei sette orsi nani, che iniziano a
strizzare l’occhio al lettore con una semplice canzoncina,
che declama le loro debolezze tutte umane (mangiare… dormire…). Non è
un caso che questi orsetti siano diventati personaggi amatissimi dai
giovani lettori d’Oltralpe: le loro sfortune, la loro
simpatia e la loro ingenuità sono una calamita per l’empatia del
lettore. Per quanto l’intreccio sia semplice – stiamo pur sempre
parlando di un prodotto per bambini – la narrazione è veloce e
ricca di colpi di scena, e il finale dimostra una maturità non
indifferente. In conclusione, con questo libro (la cui prima edizione
risale al 2004), Emile Bravo dimostra ancora una volta di
essere un attento e sagace narratore, che riesce a emozionare,
divertire, miscelando alla perfezione umorismo e tenerezza. Non resta
che sperare che i tipi di BAO decidano di pubblicare presto
gli altri due libri con protagonisti gli orsi nani. Per informazioni
sul libro, rimandiamo al sito della casa editrice, che ne ha pubblicato
anche un’anteprima; per ulteriori approfondimenti
sulla figura di Bravo, e sulla mostra attualmente allestita a
Bologna, segnaliamo che proprio oggi Luca Boschi ha iniziato una serie
di post sul suo blog, Cartoonist Globale. Buona
lettura!
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